cheur e ment

Quando la lingua madre incontra una musica nuova

Questo disco nasce dall’incontro tra la Lingua piemontese, l’antica koiné utilizzata dai poeti della nostra tradizione culturale come Bianca Dorato e Nino Costa, con la mia musica. L’intenzione infatti ha un sottotitolo: unire la nostra storia linguistica, che generalmente si lega ad una melodia più tradizional popolare a una musica dai colori più contemporanei che spazia dal folk, all’etnico con qualche vago sapore jazz.

Massimo Bergadano, con la sua naturalezza nello scrivere testi in inglese e ispirato dalla poesia, ha contribuito nei brani Roundabout, Once again e Cheur e ment. Di questi ho realizzato anche la versione in piemontese.

Con me, che canto e suono il piano, ci sono Pier Renzo Ponzo al sax alto e al clarinetto con una visitina veloce ai pifferi in legno, Giorgio Boffa rigorosamente al contrabbasso e Matteo Cancedda a batteria e percussioni.

Caro amico e storico mio chitarrista, Michele Settimo suona l’elettrica in Once again.

Lo studio di Andrea Bergesio alla Pieve Soprana Studio di Dogliani è stato il luogo di registrazione e di editing.

La mia piccola Petra è voce in Perché, mentre la copertina è l’immagine di una scultura di Samuel Di Blasi dal titolo Il paesaggio degli uomini, 2020